Attori Selvaggi?
Selvaggio cioè “incivilizzato”, che non si siede sulle comodità della organizzazione civile.
Non possiede il frigo dove disporre di fatti, passioni, desideri e azioni.
No, se li va a cercare, o al massimo a creare, ogni giorno, vive di solo pesce fresco.
Selvaggio che da un valore materiale, fisico all’istante, qualunque istante di veglia. Sempre allerta.
Sempre a caccia, riposa solo dopo avere dato significato ad un altro giorno, in attesa della notte, del sogno, in attesa della rincorsa, della caccia del giorno successivo.
Un attore selvaggio non si ferma. La vittoria, sta nella scena di oggi, e a sera, già in quella di domani, nell’azione di tutte le albe su cui apre gli occhi.
Selvaggio perché solo, sul set, signori miei si è soli, di fronte ad una lente impietosa. Perché contano solo le proprie azioni in scena, e tutta la scena si basa sul proprio fare.
Ieri non è più.
Dare un senso nuovo ad ogni giorno nuovo.
L’attore selvaggio si sveglia ogni mattina per raccontare una storia nuova, o morirà di fame.
Noi li formiamo così, selvaggi e affamati.
ClaudioVita