Cinema per addetti ai lavori

Hitchcock e l’Effetto Kuleshov

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Marzo 25, 2022

si conosce da un secolo, eppure la maggior parte degli attori lo ignora.

Lo possiamo riassumere in questo modo: la nostra mente legge per combinazioni, combina un’immagine alla successiva, quindi la interpreta in base alla precedente.

Il grande Hitchcock, ha spiegato l’effetto kuleshov in maniera semplice, perfetta, con queste due sequeze di immagini:

L’immagine centrale cambia completamente l’interpretazione dell’immagine successiva.

Riguardatele e riflettete, se non capite riguardatele di nuovo e sforzatevi prima di andare avanti.

Conoscere questa nozione è per un attore di cinema, basilare. 

Vediamo perché.

La stragrande maggioranza degli attori si impegna a dare espressività al proprio volto, ad interpretare il sentimento del “personaggio”, a cercare di raccontare quello che il personaggio (lui crede) sta sentendo.

Tutta questa fatica è tempo perso, sprecato, buttato, bene che vada, perché sul set, oltre al proprio tempo lo fa perdere a tutta la troupe.

Il Cinema è narrazione per immagini, narrazione per fotografie e l’effetto Kuleshov insieme al potere che ha la colonna sonora, possono completamente stravolgere l’emozione o l’informazione di qualsiasi immagine, QUALSIASI! Quindi capirete che non ha assolutamente senso provare a “dire” con le espressioni facciali?

Quando sento dire gli attori “ho una faccia espressiva”, mi sento perso. Sono assalito da uno smarrimento che malamente controllo, penso “ma sono in uno scherzo? O veramente questa idea ancora circola?”…

Non so neanche con chi prendermela, con gli attori? O con le scuole di recitazione? Con i media? non lo so.

No. No. No. No.

Lo capite cosa significa “NO”?

Credere che la storia sia in mano all’attore per le espressioni che pensa di usare è una grossa cazzata, non serve ad assolutamente un cavolo, anzi mi correggo, è utile solo a rovinare la scena.

Siete ancora con me? Bene, io vi posso dare la mia di soluzione, quello che insegno nel nostro metodo ed è: attori! Ignorate la storia esterna e concentratevi solo sulla vostra storia interna!

Non vi piace? Ci sono altri metodi altrettanto validi, trovatevi qualcuno che ve li insegni.

Le regole di base sono poche ma non potete ignorarle, prima le fate vostre e prima vi liberate di queste cazzate tipo l’importanza dell’espressività appunto…

excuse my french!

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CLAUDIO VITA
Petritoli, FM

Claudio Vita, si potrebbe anche dire che si occupa da 22 anni di recitazione, senza mentire. Ci manterremmo nel campo della verità se dicessimo che 22 anni fa ha cercato e alla fine trovato grandi maestri. Li ha ascoltati, ha assorbito quanto poteva e per 22 anni ha digerito. Ma possiamo anche fingere e dire che di lui non sappiamo niente e ci allineeremmo alla stragrande maggioranza di voi. Claudio Vita non lo conosce quasi nessuno, e anche quei pochi, lui fa del tutto per evitarli. Sogna una vita in incognito per 23 ore al giorno. Poi affiora quella misera ora in cui si abbandona al prossimo. In quella breve ora concentra tutta la sua socialità. Scrive, organizza a volte incontra e parla. Decisamente in quelle poche ore parla, parla di continuo. Se vi capita di incontrarlo sperate che sia nelle 23 ore di silenzio, altrimenti siete fregati. Tutto il resto che si sa su di lui, è pronto a ritrattarlo per un piatto di lenticchie. Ha più di 40 anni e meno di 50. Un frico.